Stamani avevamo il meteo perfetto per creare indecisione: pioggia non prevista, con tendenza incerta. In questi casi tipicamente, se si deve decidere se fare o no una attività all’aperto, ci sono tante opinioni quante persone (“tot capita, tot sentenziae” dicevano gli antichi).
L’annullamento vero e proprio della pedalata si fa con un giorno di preavviso, quindi stamane più che altro ci si chiedeva: “Ci sono o non ci sono le condizioni per partire ?”. La pioggia mattutina ha spinto i più apprensivi verso WhatsApp, alcuni genitori non hanno concesso ai figli di portare la bici a scuola, altri invece erano pronti a pedalare.
Tutte le opinioni hanno avuto diritto di cittadinanza nell’interessante dibattito, come è giusto che sia: “Non si può pedalare sotto il diluvio” vs “Ma sono solo quattro gocce”. “Se aspettiamo un po’ smette” vs “No, guarda che poi peggiora”. “Molti ragazzi non hanno nemmeno portato la bici” vs “I ragazzi non vedono l’ora di partire”. “La strada è scivolosa” vs “Ma basta andare più piano in discesa”. Tutti d’accordo invece – anche perché affermato da esponenti della Polizia Locale – sul fatto che con due gocce di pioggia il traffico a Varese diventa nevrotico.
Alla fine, dopo concitato ma democratico confronto, reso più complicato dalla distanza fisica delle 7 scuole partecipanti, ha prevalso il parere di non partire. Per inciso: GRAZIE MILLE a tutti i dirigenti, professori, genitori, studenti che hanno aderito alla nostra proposta e che contiamo di avere ancora con noi nelle prossime pedalate.
Peccato però, perché in 17 anni è stata la prima volta che si è rinunciato al giro delle scuole medie, e soprattutto perché l’aspettativa dei grandi e dei ragazzi era quella di una bella mattinata in giro per Varese, a pedalare a parlare di quanto sarebbe più bella Varese con meno auto e più bici.
Probabilmente è stata la scelta giusta, indotta dalla prudenza di non far correre dei rischi (cadute per scivolamento, colpi di freddo per abiti bagnati) ai ragazzi e alle ragazze.
Tuttavia non possiamo non sottolineare che, avendo adeguate capacità di guida della bici e adeguato abbigliamento, pedalare stamani a Varese era solo un pochino meno agevole che in caso di clima soleggiato. In altre parole: per chi usa abitualmente la bici la pioggia è solo una piccola sfida, che si vince facilmente sfoderando il giusto abbigliamento. Poi ti rilassi, e arrivi anche ad apprezzare quelle gocce fresche che ti picchiettano la faccia.
E allora, nella interessante discussione di stamani, qualcuno ha avuto una idea geniale: “Ma perché non organizziamo una pedalata VOLUTAMENTE sotto la pioggia, così ci togliamo la paura !?!”
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