DOPO LA LEGGE, ABBIAMO ANCHE IL PIANO

E’ datato 1 agosto ma noi ciclo-attivisti non eravamo distratti dalle vacanze estive. Arriva con quattro anni di ritardo rispetto ai tempi previsti dalla Legge n° 2 del 2018 anche grazie al contributo di idee e di esperienze della FIAB. Si tratta del    PGMC  (Piano Generale della Mobilità Ciclistica urbana ed extraurbana) ed è il documento che per il periodo 2022-2024 dà le linee guida finanziarie e operative per adeguare la mobilità ciclistica italiana ai migliori livelli esistenti in Europa. Non ci sarà un attore unico, ma il governo e gli enti locali, con la partecipazione degli stake-holder (i soggetti portatori di interessi legittimi)  dovranno cooperare per decidere e agire fattivamente. Non c’è tempo da perdere anche perchè 400 dei 1154 mln di euro di risorse dedicate fanno parte dei fondi PNRR, e quindi servono progetti per investire entro il 2026.

Tutti devono fare la loro parte: per questo  abbiamo scritto   al Sindaco di Varese e all’Assessore alla Mobilità per conoscere le prossime mosse che il Comune intende fare. Si tratta anmche di dare attuazione al PUMS approvato nel 2021, utilizzando i nuovi strumenti elencati all’art.49 del DL 76/2020 che integrano il CdS per promuovere la mobilità ciclistica.

I principi guida sono quelli dell‘intermodalità dei mezzi di trasporto, la coerenza delle politiche, l’implementazione di normative e di infrastrutture locali. Ci sono risultati  quantitativi da raggiungere: 32 km per 100 kmq a livello nazionale, ma è chiaro che la situazione di partenza + molto differenziata tra nord e sud del paese.

Gli obiettivi si dividono in Strategici (lungo periodo) Generali (medio periodo) Specifici (breve periodo). Per stare molto sul concreto tra gli obiettivi Specifici troviamo la creazione di parcheggi bici per le scuole, la condivisione di buone pratiche nazionali e internazionali, fare promozione e marketing per la ciclabilità. La “matrice delle competenze” indica che Comuni e Province devono istituire l’ufficio della mobilità ciclistica.

L’integrazione dei trasporti implica potenziare, soprattutto tramite le piattaforme digitali, l’integrazione di biglietti e abbonamenti, favorire il ricovero delle bici presso le stazioni di scambio e/o il trasporto sui mezzi (treni soprattutto). Esistono 478 stazioni ferroviarie a meno di 5 km dalle ciclovie nazionali individuate dal piano:  questo dato indica chiaramente le potenzialità di integrazione del sistema treno+bici sia per il turismo che per la mobilità quotidiana.

Creare una reticolo di ciclovie: ecco cosa potrà dare un forte aiuto alla scelta della bici, e servirà anche standardizzare la segnaletica specifica tanto che il Piano prevede la formazione di un gruppo di lavoro tecnico  ministeriale per questo importante obbiettivo. Lo sviluppo di questa rete potrà dare nuova vitalità alle aree geografiche ora marginali perchè ignorate dalla viabilità  automobilistica.

Una consapevolezza del Piano è anche quella della necessità di un cambio di paradigma culturale che dia la giusta dignità ai mezzi di trasporto diversi dall’auto privata e la giusta importanza alla innovazione come la  bici a pedalata assistita (e-bike).  E in questo la Scuola non può che avere un ruolo del tutto prioritario, sia nel senso di infrastrutture fisiche dedicate (parcheggi-bici , strade scolastiche) che di promozione culturale della ciclabilità.

Alcuni possono pensare che i problemi da affrontare per far diventare realtà le indicazioni del PGMC siano tanti e difficili da gestire, ma dovrebbe aiutare molto il fatto che alcuni paesi, come la vicina Svizzera, sono più avanti di noi e possono essere presi come modello da seguire.

Sono allegati al testo del PGMC tre sezione specifiche: 1- linee guida per i biciplan, 2 – progettare una ciclabilità sicura, 3 – la pianificazione rete ciclabile nazionale

Leo.Sav.

Alcuni acronimi ricorrenti nel testo del documento sopra linkato:

MIMS = Ministero Infrastrutture e Mobilità Sostenibili

PGMC = Piano Generale Mobilità Ciclistica

PGTL = Piano Generale  Trasporti e Logistica

SNMC = Sistema  Nazionale Mobilità Ciclistica

RCN = Rete Ciclabile Nazionale

SCTN = Sistema Ciclovie Turistiche Nazionale