Care Socie e cari Soci,
stiamo uscendo dal confinamento per Covid con l’entusiasmo e la cautela delle chiocciole dopo il temporale.
I negozi di bici hanno finito le bici, e questo va bene: in giro si vedono nuovi ciclisti, soprattutto ragazzi, e stiamo perciò a vedere se e come cambieranno le abitudini in tema di mobilità.
Tanta è la voglia di stare insieme e sono ricominciate le nostre gite sociali: il 28 giugno c’è stata quella nella wilderness varesotta di Alessandra&Andrea, prossimamente la notturna di sabato 4 luglio di Gigio, la ciclovacanza in ValCamonica di Cesare, l’Alpe di Neggia di Renzo, la notturna Varese-Milano del 1 d’agosto di Nando: QUI tutti i dettagli.
Per ora alcuni di noi preferiscono pedalare in solitaria: in questo caso valgono le considerazioni sulla bici come mezzo di meditazione.
Stiamo preparando per il 2021 una Bike Adventure nell’Alto Varesotto targata FIAB: i percorsi sono già stati individuati, dobbiamo mettere a punto l’organizzazione ed è già al lavoro un gruppo entusiasta: contiamo naturalmente sull’apporto di altri soci.
Stiamo preparando anche l’assemblea annuale dei soci di sabato 5 settembre 2020, la prima dopo l’adozione del nuovo Statuto: si rinnoveranno le cariche di presidente e di componenti del direttivo, e servirà una forte partecipazione di soci, di idee, di suggerimenti, di critiche. Siamo orgogliosamente parte del mondo definito “cittadinanza attiva” che in Italia, nelle sue molteplici forme, offre un servizio di rappresentanza presso le istituzioni, influenzando le regolamentazioni e la legislazione. Su questo è d’attualità (ma ne avremmo volentieri fatto a meno) la Questione Trenord . La situazione è ora migliorata rispetto al divieto deciso il 3 giugno, ma non ancora soddisfacente e nemmeno chiara: lo spiega bene ILPOST.
Pensando alla prossima SEM (Settimana Europea della Mobilità) del 16-21 settembre ci sono tante questioni aperte: le amministrazioni di Gallarate Saronno Varese sono state da noi sollecitate sul tema “mobilità post-Covid”. Ci aspettiamo risposte, speranzosi e disillusi al tempo stesso. A Varese ci siamo espressi sui media locali su Largo Flaiano in questi termini.
Ci piacerebbe che le amministrazioni usassero convintamente i nuovi strumenti urbanistici: ad esempio le Corsie Ciclabili.
Prevediamo che il ritorno a Scuola vedrà più studenti a piedi o in bici (muscolari e a pedalata assistita) e monopattino e non vorremmo proprio che gli edifici scolastici fossero ancora impreparati ad accoglierli: privi ad esempio di adeguati parcheggi per bici.
Siamo ormai in piena estate, avete ricevuto, o state per ricevere, la Rivista trimestrale BC (come dite ? non vi siete abbonati per risparmiare sul costo della tessera ? Ahi, Ahi, che errore… fatevela almeno prestare dai soci più previdenti … )
L’estate è infatti la stagione delle letture di approfondimento e delle riflessioni. A noi ciclisti-ambientalisti servono persone e personaggi che siano un modello, per idee e/o comportamento.
Qui sotto azzardo un breve elenco molto estemporaneo, influenzato dalle notizie di attualità, ma con spunti per programmi a lungo termine.
Alex Zanardi [1966, atleta]: uomo e mito allo stesso tempo, sta lottando per la vita all’Ospedale di Siena. La sfortuna lo ha colpito durante una gita in handbike nelle strade della Valdorcia, e siamo tutti più che dispiaciuti. Uomo con rara capacità di comunicare pensieri positivi: “Quando mi sono risvegliato senza gambe ho guardato la metà che era rimasta, non quella che era andata persa” è una delle sue frasi. Altre non da meno QUI. Zanardi ha trovato una dimensione di felicità pedalando con le braccia. Come si dice per ogni tipo di ciclista: “guidatore e motore del suo veicolo”. Forza Alex, facciamo tutti il tifo per te!
Anne Hidalgo [1959, sindaca]: il suo bel volto mediterraneo, sorridente, ha accompagnato pochi giorni fa sui media una notizia bella: la sua rielezione a sindaca di Parigi. Aveva fatto imbestialire gli automobilisti parigini con la sua politica di mobilità urbana, e qualcuno diceva che l’avrebbe pagata cara. Invece … le politiche ambientaliste portano consensi degli elettori, in Europa. In Italia c’è da recuperare dopo anni (decenni ?) di campagne di denigrazione e ridicolizzazione. Un articolo del 2014, era ante-riders, rappresenta bene quel tipo di campagne: QUESTO su Libero.
Ivan Illic [1924-2002, intellettuale]: il suo libro Elogio della Bicicletta del 1973 è una pietra miliare della critica alla crescita senza limiti. Lì si spiega il concetto di “eccesso di consumo energetico”, capace di peggiorare la vita delle persone e della comunità. Ne abbiamo parlato QUI.
Chris Boardman [1968, personaggio pubblico]: nel nostro sito tempo fa traducemmo un suo articolo. Nella versione italiana dello scorso maggio del mensile Cyclist troviamo (a pag.18 ) un articolo di Trevor Ward dal titolo “Elogio a Chris Boardman” dove si descrive (anche) la sua attività a favore della mobilità sostenibile, dopo essere stato campione olimpico, maglia gialla, detentore del record dell’ora. Nel 2017 è stato assessore all’urbanistica di Manchester e diceva: “molti spostamenti in auto sono quelli di chi porta i bambini a scuola, non perché ne abbiano bisogno, ma perché non vedono altre opzioni. Devo far capire loro che abbandonare l’auto è la scelta più attraente e più sicura. Vogliamo che guardino fuori dal finestrino della macchina e – osservando quelli che vanno in bicicletta – possano pensare: oh, mi piace molto”.
Fabrizio Barca [1954, economista]: è uno dei principali animatori del Forum Diseguaglianze e Diversità dove si teorizza e si fanno proposte operative per la giustizia ambientale, dimostrando che degrado ambientale e ingiustizie sociali sono interconnesse. Fondamentale contributo per “cestinare” definitivamente l’idea errata che la preoccupazione per l’ambiente è un divertissement da salotto per borghesi benestanti. Il suo libro, con Patrizia Luongo, si intitola: “Un futuro più giusto, rabbia conflitto e giustizia sociale”, edito da Il Mulino nel maggio 2020.
Jorge Mario Bergoglio [1936, Papa]: il 24 maggio scorso ha indetto un anno di riflessioni sul tema dell’ecologia, in occasione del 5° anniversario della “Laudato sì”, enciclica sulla cura della casa comune. “Non si addice ad abitanti di questo pianeta vivere sempre più sommersi da cemento, asfalto, vetro e metalli, privati del contatto fisico con la natura” è una delle frasi che ho sottolineato dell’enciclica, in cui si parla di bene comune e relazioni interpersonali, di sapienza e nuove abitudini, del significato di “meno è di più”, di ecologismo superficiale che porta a spensierata irresponsabilità. E si trova il termine “conversione ecologica”, che subito ci fa pensare all’indispensabile Alexander Langer, che ha scritto poche cose ma fondamentali per il pensiero ambientalista italiano. Una sua biografia a cura di Fabio Levi si intitola “In viaggio con Alex” (Feltrinelli, 2007). Nel nostro sito: QUI la sua lettera a S.Cristoforo.
Lorenzo Cherubini [1966, cantante]: ne abbiamo già scritto, ma mi piace citarlo subito dopo il Papa perché ci trovo un collegamento di idealità che … cavolo, chi lo avrebbe mai detto, o solo pensato, qualche anno fa ? E invece in questo anno di grazia 2020 si può azzardare l’affermazione che il Papa e Jovanotti sono sullo stesso fronte di battaglia, che è anche il nostro, arrivati lì tramite percorsi professionali diversi, per così dire, ma concordi nel definire prioritari la difesa, la manutenzione, il rispetto dell’ambiente. Dovrebbero essere studiati, insieme, a Scuola; se no a che serve, la Scuola ?
Buone sudate sui pedali, non vi ricorderò che bisogna bere tanto: per quello ci sono già gli esperti intervistati dai telegiornali.
Leonardo