Qui sotto il testo della lettera di Beppe Ferrari pubblicata da La Prealpina il 25.04.2020
Egregio Direttore,
Apprendo che l’Amministrazione Comunale sta studiando i nuovi assetti viabilistici allo studio nel comparto di piazzale della Repubblica connessi al trasferimento del mercato da piazzale Kennedy, a Varese.
Molta attenzione è dedicata al problema, complicato, di come snellire il traffico automobilistico per evitare ingorghi attorno al mercato stesso.
Spero che altrettanta, anzi ancora maggiore attenzione, sia dedicata a come facilitare e rendere più sicuro e gradevole l’accesso e lo spostamento pedonale, ciclistico e con le nuove forme di cosiddetta micro-mobilità nella zona interessata dal nuovo polo commerciale.
In quanto alla pedonalità mi pare, ad esempio e per scendere a qualche “dettaglio”, si debba prendere in considerazione che:
– in via Manzoni deve essere decisamente aumentata la larghezza del percorso riservato ai pedoni sul lato opposto ai portici;
– l’attraversamento semaforizzato verso via Mazzini ha tempi assolutamente penalizzanti per i pedoni;
– il marciapiede fronte caserma su via Magenta versa in condizioni scandalosamente disastrate da anni, e necessita da subito una decorosa ripavimentazione e di essere allargato all’angolo con via Spinelli, eventualmente con opere provvisorie e l’eliminazione dei parcheggi fronte caserma,
– criticità evidenti sono presenti anche nel collegamento pedonale tra la piazza e vicolo San Michele.
Per quanto poi riguarda le biciclette vorrei osservare che la presenza delle bancarelle sulla piazza precluderà necessariamente il transito trasversale della piazza da parte dei ciclisti, anche l’eliminazione della corsia bus in via San Pedrino sottrarrà una scorciatoia sicura a chi usa la bici provenendo da via Magenta o via Piave in direzione Bosto/via S. Imerio.
Il fatto, poi, che si preveda un incremento di 700 vecoli/ora su vicolo San Michele dà un’idea di quanto potrebbe essere penalizzante il nuovo assetto viabilistico per la mobilità ciclistica, già disastrosamente marginale a Varese.
Il senso di tenere/portare in centro città un polo commerciale importante deve ragionevolmente essere quello di consentire/facilitarne l’accesso a piedi, in bicicletta, con mezzi leggeri poco ingombranti, non inquinanti consoni alla mobilità quotidiana di breve distanza dalle residenze, dalle stazioni, da parcheggi scambiatori.
Mi pare che il riassetto del piazzale stazioni e l’intervento di risistemazione di marciapiedi e percorsi ciclabili previsto in largo IV novembre per la ristrutturazione del comparto ex-Enel sposino il punto di vista che qui auspico.
Mi auguro che L’Amministrazione Comunale voglia proseguire in tale direzione con tanta maggior decisione in questa fase che, all’uscita dell’emergenza sanitaria che ci ha investito, necessita di rivedere modelli sociali, economici e trasportistici più sostenibili che in passato.
Cordiali saluti.
Giuseppe Ferrari