Una rotatoria al posto dei semafori: l’Amministrazione Comunale di Varese sta studiando una modifica di Largo Flaiano, il principale accesso da sud alla città. E’ certamente condivisibile l’intento di migliorare questo snodo di primaria rilevanza per la città – sia sul piano estetico sia viabilistico – e se avrà successo sarà un decisivo contributo alla soluzione di un problema da molti anni sul tavolo degli amministratori varesini.
Dalle notizie di stampa e da qualche schema di progetto e di simulazione finora circolati l’attenzione pare tuttavia concentrarsi sulla scorrevolezza del solo traffico automobilistico.
Nulla si ipotizza invece per rendere sicuro e scorrevole il passaggio di ciclisti e pedoni, che rappresentano la componente della mobilità da promuovere, anche a scapito di quella motorizzata, se ci poniamo l’obbiettivo di un città più sostenibile.
Ci attendiamo naturalmente di essere smentiti dall’esame del progetto definitivo, dal momento che siamo nelle mani dei redattori del piano del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che per definizione ha l’obiettivo di contenere l’impatto del traffico più inquinante ed ingombrante che grava sul centro della città.
In proposito ci preme rammentare:
- l’asse “viale Borri – Largo Flaiano – via Magenta” costituisce, anche per chi sceglie di muoversi con mezzi alternativo all’auto, la direttrice portante di collegamento tra i popolosi rioni di Giubiano Bizzozzero e Bustecche (che ospitano l’Ospedale il Campus di Uninsubria e parecchi esercizi commerciali) con le Stazioni Ferroviarie ed il Centro città;
- la distanza di Bizzozero dal centro storico di Varese e dai principali attrattori urbani non è superiore a 4 km, per la quale la bicicletta è senza dubbio il mezzo più rapido ed efficiente;
- Il sistema delle rotatorie, se di grandi dimensioni e non attentamente progettato e organizzato con flussi rallentati dei veicoli, costituisce una difficoltà per biciclette e pedoni, in termini sia di sicurezza reale (e percepita) sia di allungamento del percorso obbligato;
- l’obiettivo di riduzione delle code, soprattutto di quelle in entrata in città dall’autostrada, non può essere l’unico criterio guida del nuovo assetto viabilistico. Infatti è da evitare il congestionamento delle strade del centro, mediante la tariffazione modulare dei parcheggi (già in atto) e limitazioni al libero accesso per ridurre al minimo la presenza di auto private e invece favorire trasporto pubblico e mobilità alternativa.
Negli anni ’30 del secolo scorso si voleva portare le auto in centro e si creò la viabilità di attraversamento di cui Piazza Monte Grappa rappresenta il simbolo. Ad un secolo di distanza per Varese – come per tutte le città avvedute – si tratta di porsi l’obbiettivo opposto.
GF