Sabato 14 dicembre nella sede di Fiab Varese – Ciclocittà ci siamo scambiati i tradizionali Auguri di fine anno con un regalo ai nostri soci e a tutti i curiosi di cicloturismo: l’incontro sulla Ciclovia AIDA a cura di Michele Cremonesi, uno degli ideatori e dei principali attivisti di FIAB che lavorano a questo progetto.
L’idea di una Ciclovia di 900 km che attraversa la pianura padana e le sue principali città nasce tre anni fa, durante una di quelle chiacchierate tra appassionati che fanno accendere la “lampadina”. Adesso AIDA ha un sito dedicato: QUI .
La raccolta fondi – che ha come testimonial Giovanni Storti e già oltre le aspettative – continuerà sino al 20 dicembre. Al percorso fu dedicata la ciclostaffetta FIAB del settembre 2018, cui parteciparono i nostri soci Elio nel tratto Trieste-Verona, Franca nel tratto Susa-Verona, e – per una sola giornata – Leonardo e Pina nel tratto Garbagnate-Treviglio che è raccontato QUI .
Siamo molto contenti di aver sentito dalla voce di Michele motivazioni e curiosità del progetto. Tra le motivazioni principali c’è sicuramente quella di utilizzare la rete dei volontari Fiab e la capacità di coordinamento della nostra associazione per individuare i percorsi può adatti e per coinvolgere le istituzioni più vicine (i Comuni); poi anche quella di promuovere l’attivismo dei cicloturisti che non possono sempre aspettare “la ciclabile pensata dall’alto delle istituzioni”, peraltro con i tempi biblici che sappiamo. In questo progetto c’è stato un importante lavoro di collaborazione delle Fiab di Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli.
Tra i piacevoli imprevisti che ci ha svelato Michele: quello di avere attirato l’interesse dei cugini francesi che stanno realizzando una ciclovia che inizia dal Moncenisio, dove AIDA arriva passando dalla val di Susa, e addirittura l’entusiasmo di alcune amministrazioni comunali.
L’ AIDA è pensata per essere un generatore di economia del cicloturismo, come avviene da tempo nelle ciclovie in Austria e Germania. Può generare emulazione a livello locale, dove i ciclisti attivi evidenzino i migliori percorsi per il turismo e per il ciclismo urbano e ne chiedano la messa in sicurezza.
Con questa presentazione sull’AIDA ci siamo insomma regalati una visione di speranza: dobbiamo solo ricordarci di essere ciclisti-attivi, oltre che pedalatori, sin dai primi giorni del 2020 !
E uno dei modi è quello di rinnovare – o prendere per la prima v0lta – la tessera di socio FIAB.
LS
(disegni di Gigio)