Sabato 23 e domenica 24 settembre si è svolta la nostra seconda gita di due giorni del 2017, dopo quella di Cremona a fine maggio. Partititi in sette da Saronno, abbiamo raggiunto Lainate, in parte lungo la ciclopedonale del Lura, e in parte su strada. Da Villa Litta è iniziata la nostra pedalata sulla ben nota ciclopedonale del Canale Villoresi, passando tra gli altri, da Arconate, Buscate e Castano Primo. L’acqua del canale ha accompagnato con il suo moto lento e regolare il nostro procedere “controcorrente”. A Nosate, lasciata la ciclopedonale, svolta a sinistra, una bella discesa ed eccoci alla chiesetta longobarda di Santa Maria in Binda (t. longobardo che indica una striscia di terra), là dove il Canale Industriale è da poco diventato Naviglio Grande. Visita alla bella chiesetta affrescata, un caffè e via sull’ampia pista ciclabile a fianco del Canale Industriale. A Tornavento, veloce discesa verso il Ticino dove, nei pressi dello storico ponte in ferro di Oleggio (1889, coevo della torre Eiffel), abbiamo visto la diga della Paladella. Qui inizia il Naviglio Vecchio: una targa posta sulla “Casa della Regia Camera sede del Magistrato” ricorda che i barconi carichi di marmo di Candoglia destinato al cantiere del Duomo di Milano erano esentati dal pagamento del dazio perché «ad usum fabricae» (da qui il termine ad ufo).
Risaliti sulla ciclabile del Canale Industriale, mantenendoci sempre sulla sponda sinistra, attraversato un ultimo ponte, abbiamo raggiunto la magica località di Panperduto (Somma L.), ricca di acque e di luce. Sosta pranzo all’Ostello e poi salita verso Golasecca dove, raggiunta la Tenuta Tovaglieri, una delle poche in provincia dove si produce dell’ottimo vino, abbiamo scaricato i bagagli e preso alloggio nelle nostre bella camere. Pomeriggio escursione a piedi all’area del Monsorino, dove in una necropoli protostorica furono rinvenuti nell’800 i resti delle tombe con cerchi di pietre (cromlech) della c.d. civiltà di Golasecca, sviluppatasi tra il XII e III secolo a.c., forse la più vecchia in Lombardia dopo quella Camuna.
Di ritorno, dopo una ricognizione nella tenuta tra prati, vigneti e castagni, la meritata e ottima cena. La mattina, salutata la Signora Giuliana, dopo la ripida discesa verso Coarezza, una pedalata per qualche Km. lungo un Ticino silente, dove in un paesaggio reso ancora più ricco del fascino delle prime luci del giorno, si muovevano veloci svassi, germani reali e cormorani, e in distanza una coppia di cigni. Poi Sandra, una guida del Parco del Ticino, ci ha accompagnato in una lunga e ben documentata visita delle strutture idrauliche del Panperduto,del Museo delle Acque e dei piccoli ed efficienti strumenti ivi installati per dimostrare, con un intelligente percorso pedagogico, come da secoli si raccoglie l’acqua e se ne sfrutta l’energia.
Finita la visita, ritorno con tutt’altro percorso dell’andata, decisamente ondulato e molto più variato. Salita verso Somma Lombardo, e passata Vergiate, la campagna verdissima ed i boschi di pini e castagni di Cimbro, Villadosia e Casale Litta, dove, a evitare di rilassarci troppo, ci aspettava un bello “strappetto”. Raggiunta Bodio Lomnago in cima ad una collina, la bellissima villa Puricelli, le corti ed i casali di servizio tutt’attorno. Da qui discesa a precipizio verso il lago di Varese e la sua ciclopedonale. Breve sosta in riva al lago per ammirare il paesaggio prealpino varesino, poi raggiunta Capolago, abbiamo percorso in direzione di Gazzada la salita più lunga della nostra due giorni. Dopo avere scollinato, una discesa lunga e piuttosto ripida verso la Valle dell’Olona. Visitata Castiglione Olona, isola di Toscana in Lombardia, attraverso la ciclabile posta nel fondovalle, parte in sterrato, parte asfaltata, abbiamo raggiunto Gorla Minore, Gerenzano e infine Saronno, totalizzando circa 130 Km. in tutto. Due giorni abbastanza impegnativi in bici dove però silenzio, acqua, natura, cultura, cibo e bel tempo ci hanno ripagato dello sforzo.
Per la cronaca, come avviene sempre nelle nostre gite, le signore (brave!) erano in netta maggioranza (5/7).
FC