CICLOFERROVIA IN VALMOREA, IDEA VINCENTE ?

E’ notizia di luglio 2023 ( VARESENEWS il 29.07.23 ) che si intende realizzare sui binari della ferrovia della Valmorea una Cicloferrovia, o Velorail, sul modello di   esperienze presenti in Francia , ma non ancora in Italia.
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Inizialmente nel tratto da Molino del Trotto a Malnate per circa 4 km nel territorio dei Comuni di Cantello e di Malnate,  e a valere su 10 mln di euro stanziati dalla Regione Lombardia, per mantenere viva la memoria della ferrovia storica e creare un indotto turistico.
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I promotori di tale progetto non dicono nulla circa la compatibilità di questo nuovo progetto col percorso ciclopedonale esistente e con quello, ancora da realizzare, di collegamento tra Molino del Trotto e S.Margherita al confine svizzero.
Potranno coesistere Ciclopedonale e Cicloferrovia ? A quali condizioni ?
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La loro natura è ben diversa: la Ciclopedonale è una struttura per la mobilità turistica, ludica, quotidiana ,  mentre la Cicloferrovia è una struttura essenzialmente ludica.
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Facciamo dunque un confronto schematico (in attesa di visionare il piano finanziario),  nell’ipotesi che i due utilizzi dello spazio dato siano alternativi e non compatibili:
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CICLOPEDONALE E VELORAIL

ACCESSIBILITA’:  da portatori di handicap, bambini molto piccoli, etc.;

UTILIZZI ALTERNATIVI:   da parte di veicoli vari, etc.

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Lo schema suggerisce che la Ciclopedonale sia più vantaggiosa, e siamo indotti a sostenere, da parte nostra, quanto segue.
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La conservazione e la valorizzazione delle testimonianze della ferrovia storica sono importanti, ma non devono pregiudicare lo sviluppo della Ciclovia di fondovalle se si vuole ottenere un successo di utenza (ricreativa, sportiva, quotidiana, ecc) come già verificatosi nel tratto Castellanza-Castiglione Olona.
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E’ strategica la connessione della Valle Olona alla rete ciclabile della Svizzera e quindi a quella europea, nel modo più accessibile e attrattivo con sicuro beneficio economico-turistico.
Infatti lo sviluppo di “greenways” – innervato sul recupero ciclistico di ferrovie dismesse – è una pratica ormai consolidata  in molti Paesi (e anche in Italia: FIAB ne parla QUI ) ed assicura la frequentazione e  valorizzazione più sostenibile (socialmente e ambientalmente)  dei territori.
La piena realizzazione della Ciclopedonale giustificherebbe l’impegno finanziario pubblico (a valere sulle tasse dei cittadini lombardi)  in un’opera con costi di realizzazione e gestione  quantificabile senza troppe incertezze.
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(Si noti per inciso che nell’esperienza francese si è rinunciato in certi casi ad attivare il Velorail (o Cicloferrovia) quando l’alternativa era realizzare una Ciclopedonale oppure riattivare la linea per il trasporto passeggeri).
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Pertanto auspichiamo che la Provincia di Varese mantenga l’impegno enunciato dal presidente Magrini di sviluppare l’alternativa di fondovalle della ciclovia nella Valle del Lanza, che le comunità locali interessate sostengano tale priorità, che la Regione Lombardia si attivi – in collaborazione con le istituzioni svizzere – per la realizzazione della ciclovia internazionale come ipotizzata nel Piano Regionale della Mobilità Ciclistica del 2014.
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 PS: eravamo già intervenuti pubblicamente nel gennaio 2023 sulla questione “ex ferrovia della Valmorea”:   QUI
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NOTA: disegno di “ciclista-treno” di Ugo Furlan