“Fare una lista” è un modo ordinario per mettere un po’ in ordine le idee, tipicamente prima di andare al supermercato, ma la preparazione della lista bagagli del cicloturista è attività per niente banale.
Organizzare un viaggio in bici significa anche fare un esercizio utile, quello di scegliere pochi oggetti veramente essenziali che ci serviranno per tutto il tempo che saremo on-the-road.
Ogni tipo viaggiatore passa da questa fase preparatoria, ma il ciclo-viaggiatore che si studia un itinerario in solitaria, magari in luoghi un po’ fuori mano, non può che dedicare un tempo adeguato a stilare e raffinare la sua “lista“, o “check list” per dirla con l’idioma dominante.
E’ lavoro di razionalità: quale condizione meteo ci sarà ? Come pernotterò ? Ci saranno cani randagi ? Quale alimento o medicinale di emergenza devo avere assolutamente con me ? Quale guasti alla bici devo poter riparare in autonomia ?
Ma non solo. Per esempio in questa lista del 1856 di un turista (non ciclista) inglese sulle montagne valdostane c’è spazio per vezzi e gusti estetici molto personali. Contano infatti anche passioni e scaramanzie: chi ama fotografare, chi prendere appunti, chi disegnare, chi leggere, chi non può fare a meno della propra “coperta di Linus” che dà tranquillità psicologica.
E per il viaggiatore solitario saper psicologicamente affrontare l’imprevisto è una abilità necessaria.
Gigio ha qualcosa da insegnarci in tema di preparazione rigorosa: questa è la sua lista prima del viaggio del 2015 in Russia. E’ completa, ma sappiamo, dal suo resoconto di viaggio, che per la prossima volta è determinato ad integrarla con una conoscenza adeguata della lingua russa.
La terza lista che qui presentiamo è quella di Marco, per affrontare il percorso da pellegrino lungo la Via Francigena nell’agosto 2015, che ha raccontato e fotografato in questa sintesi.
Avete idee, osservazioni o segnalazioni su questo argomento ? Scriveteci, perché quello della “lista” è un tema davvero importante per il cicloturista.
LS
