Secondo i decreti Covid-19 il Codice della Strada è stato modificato nel corso della primavera-estate 2020, in particolare per quanto riguarda la mobilità ciclistica, con due provvedimenti collegati all’emergenza Covid-19, con entrata in vigore definitiva nello scorso mese di settembre.
1. il DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020, n. 34 (DL Rilancio) Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonchè di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. (GU Serie Generale n.128 del 19-05-2020 -Suppl. Ordinario n. 24/L) – Entrato in vigore il 19-05-2020 – Convertito con L. n° 77/2020)
2. il DECRETO-LEGGE 16 luglio 2020, n. 76 (DL Semplificazione) Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale (GU Serie Generale n.178 del 16-07-2020 -Suppl. Ordinario n. 21). Convertito con L. n. 120/2020, entrato in vigore il 14-09-2020. Questo secondo Decreto ha modificato in parte il precedente e introdotto ulteriori modifiche al C.d.S. Sono state accolte in qualche misura le richieste di associazioni e movimenti (Fiab, Legambiente, Salvaiciclisti, Cittadini per l’Aria, Fondazione Scarponi, …) introducendo il ‘doppio senso ciclabile‘ e le ‘strade scolastiche’, ma per contro si introducono alcune disposizioni discutibili e di dubbia efficacia.
QUESTO PROSPETTO riepiloga le disposizioni rilevanti per le biciclette (e i monopattini) sia nella progettazione viabilistica che nei comportamenti dei veicoli che derivano da una lettura integrata dei diversi articoli di entrambi i decreti, mettendoli a confronto sulle materie comuni.
A cura di Beppe Ferrari, Ottobre 2020