L’arrivo in auto a Zogno non è stato dei più felici: fermi o in coda a passo d’uomo per alcuni km., complice la festa di una frazione del paese.
Finalmente scaricate le bici e lasciate l’auto e il furgone in un’area di sosta all’ingresso, dopo aver attraversato un mercato affollato, abbiamo imboccato la Ciclovia della Val Brembana sviluppata quasi tutta lungo il tracciato della ferrovia dismessa nel 1966. Sempre con una salita dolce o falsopiano abbiamo percorso il tracciato accompagnati dal Brembo silenzioso ma sempre presente ora con cascatelle, con un largo greto di tipo torrentizio o con profonde buche e morte d’acqua. Acqua pulitissima, da bere. San Pellegrino Terme col suo Grand Hotel liberty e l’incombente presenza della fabbrica di acque minerali lungo il Brembo. Ponticelli, alcuni molto belli da percorrere a piedi, gallerie, poco bosco. Poi San Giovanni Bianco e Camerata Cornello, storico e caratteristico paesino che diede i Natali alla famiglia Tasso che nel XIII secolo qui inventò il sistema del trasporto postale. Il termine tassì o taxi deriva dal loro nome. Lungo il percorso diverse gallerie ben illuminate, le prime tiepide e poi le ultime quasi da … brivido. Passaggio a Lenna e infine, dopo circa un’ora e mezzo dalla partenza, siamo arrivati a Piazza Brembana dove abbiamo fatto colazione al sacco in un parchetto attrezzato. Un caffè e via alla volta della Val Stabina con il laghetto di Cassiglio situato ad un altezza di 690 m. ai piedi del Pizzo dei Tre Signori e dello Zuccone Campelli.
Circa 30 km percorsi da un drappello ordinato di nove persone, tra cui Masami da Varese e Carlo venuto sin da Schio, Vicenza. Un bel clima ora tiepido e ora caldo, sole, poche nuvole ed un dislivello di oltre 400 metri complessivi su di un bel percorso facile e ben tenuto, tranne gli ultimi km. di salita un po’ impegnativa dopo il paesino di Cassiglio, situato alla confluenza tra il torrente Stabina ed il Brembo.
FC