E-Bike: la Fiab a Genova

Dal 25 al 27 novembre i rappresentanti Fiab di tutta Italia si sono riuniti a Genova,  per parlare, tra l’altro, di bici a pedalata assistita, approvando un  DOCUMENTO lungamente discusso. Ottima l’ospitalità degli Amici della Bicicletta di Genova, piacevole ritrovare vecchi e nuovi amici, intrigante la città, angolo di mediterraneo di grande ricchezza umana, artistica e culturale.

Qui di seguito riporto un dialogo – involontariamente da me ascoltato – tra due dirigenti Fiab, avvenuto al Porto Antico di Genova, dopo la prova pratica delle bici a pedalata assistita (o Bipa, o Pedelec, o E-bike, i nomi possibili sono tanti)  nel giorno in cui si discuteva la tesi del documento. Chiamerò i protagonisti Libero ed Elettra, per celare la loro vera identità. (leonardo s.)

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ELETTRA: allora Libero, ho visto che hai provato la E-bike. Ti sei convertito a questa bella novità ?
LIBERO: sì ho provato una bici a pedalata assistita. Gli amici di Genova ci hanno portato su fino a S.Agostino. Ma mi spiace cara Elettra: non condivido per nulla il tuo entusiasmo. Per me la vera bici resta quella che ha per motore le mie gambe.
E.: ma la E-bike dà solo un piccolo aiuto: esprime al massimo 250 Watt di potenza e oltre 25 km orari il motore non spinge più. Come hai visto puoi decidere quanta assistenza avere, da zero a 4 diversi gradi di intensità. Con grado 1, la minima assistenza, la batteria ti può durare per quasi 100 km ! Di E-bike ce ne sono di tanti tipi: a sensore di sforzo o di pedalata, a trazione anteriore o posteriore, con batteria posizionata in punti diversi.
L: e delle E-bike truccate che mi dici ? Mi par di vederle sfrecciare a 40 km orari nelle ciclabili o peggio nelle zone pedonali, a creare pericolo per i pedoni, che poi fanno di tutta l’erba un fascio. Hai sentito anche tu che qualcuno dei nostri ha definito la E-bike una “droga del ciclista” ?
E: il termine droga mi pare un po’ forte. Sai bene che le E-Bike truccate non sono nella categoria bici e non possono usare ciclabili, andar senza casco e senza targa . E comunque buon senso e rispetto degli altri non dipendono dal mezzo ma dalla testa di chi guida.
L: ma pensa alle gite della Fiab: finirà che gli E-bikers avranno esigenze diverse dagli altri e faranno gruppo a sé. Hai sentito che nome propone qualche produttore ? B.F.Z. ovvero Bici a Fatica Zero ! Pazzesco, tutta una vita spesa a spiegare che pedalare fa bene e ora qualcuno mi viene a dire: non fare fatica, metti il motore sotto il sedere !
E: dai Libero, chi deve vendere fa il suo mestiere, magnifica la sua merce e svilisce la penultima tecnologia per farti comprare l’ultima. Ma pensa agli anziani e a chi, come qui a Genova, ha salite impossibili da fare, oppure al trasporto merce in città: le cargo bike portano decine di chili, con l’elettrico a pedali si può fare a meno di mezzi a combustibile fossile.
L: tu dici “anziani”, “salite improbe”. Ma noi ambientalisti dovremmo aver un buon rapporto con il Limite, non sempre dobbiamo superarlo ma piuttosto accettarlo.
E: per favore non metterti a fare il filosofo, mi viene il mal di testa !
L: va bene però fammi dire almeno questo: a me piace e sempre piacerà la bici normale per l’Autonomia e la Bellezza. Autonomia perché mi serve solo cibo ed acqua, il motore sono io e non dipendo da nessun distributore. Bellezza per dire leggerezza ed essenzialità, cioè se incontro delle scale prendo la bici e me la metto amorevolmente in spalla, dopo che lei ha portato amorevolmente me.
(breve silenzio tra i due, stridio di gabbiani, mormorio della città in sottofondo)
E: cominciavo a pensare che tu fossi un luddista-integralista, ma forse sei solo un poeta-romantico.
L: se leggo bene l’espressione dei tuoi occhi non dovrebbe essere un insulto …
E: poeta romantico che pretende anche di leggere lo sguardo altrui …. ora magari mi inviti ad ammirare  il tramonto a lume di Lanterna io e te soli in cima al molo…
L. ehm sì, in effetti, pensavo che si potrebbe fare due passi, magari parliamo di altro, non so di musica … penso che si potrebbe trovare qualcosa su cui siamo d’accordo … De Andrè ? Ivano Fossati ? Renzo Piano ? Un bicchiere di vino bianco ?

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