VADO IN BICI PER …

La bicicletta è un mezzo così efficiente per andare dal punto A al punto B che a volte dimentichiamo che possiamo usarla anche per gironzolare senza meta. Come dice un vecchio proverbio zen:”Vado in bicicletta per andare in bicicletta”. Chissà quante volte, da piccoli, avete inforcato la bici, annunciando: “Vado a farmi un giro !”, e vi siete lasciati guidare dall’istinto. Perché non provarci di nuovo, in una giornata in cui siete liberi dagli impegni ed il traffico non è congestionato ? Pedalando lentamente, cercate di osservare le vostre reazioni: sentite il bisogno di stabilire un itinerario, di raggiungere una meta specifica, di sbrigarvi ? Lasciate che questi pensieri scorrano via come nuvole. Osservateli senza giudicarli. Non abbiate fretta. Con calma, riportate l’attenzione sul momento presente, fino a raggiungere lo stato ideale per decidere dove andare quando ci andrete.  Forse finirete in un vicolo senza uscita. E con questo ? Oppure, inoltrandovi in un bosco, troverete un ruscello e un vecchio ponte di legno con la scritta PENNY AMA JOHN incisa sul parapetto. Chi può dirlo ? Potreste anche perdervi. Che problema c’è? Un giro in bicicletta è comunque divertente, e ogni volta è una nuova avventura.

Questo brano proviene dal libro “Einstein e l’arte di andare in bicicletta” di Ben Irvine, edito in Italia da Totem-Centauria (titolo originale: Einstein and the Art of Mindful Cycling”). L’autore è un filosofo che afferma di essere uscito da un periodo di confusione esistenziale grazie all’incontro salvifico con la bicicletta. Sceglie la vita e le qualità umane e scientifiche di Albert Einstein come filo conduttore del libro perché pare che lo scienziato coltivasse la sua creatività in due modi: suonando il violino e pedalando. Irvine è bravo a cucire un testo che non è solo una dichiarazione di amore verso le due ruote, ma anche scoperta di aneddoti sulla vita dello scienziato e digressioni sul vivere tenendo in equilibrio, appunto, pragmatismo, libertà di pensiero, cura dell’ambiente vicino e interesse per il mondo intero.

E’ c’è anche una bella definizione di “cicloturismo”: è quella cosa in cui nel percorrere una distanza non è importante il tempo impiegato, quanto lo spazio “vasto e traboccante di esperienze” tra la partenza e l’arrivo.

LS