L’associazione si ispira ai principi di ecologia, solidarietà, nonviolenza, trasparenza, e intende valorizzare l’uso della bicicletta in qualità di mezzo di trasporto ecologico. (…) L’ordinamento interno dell’associazione è ispirato a criteri di democraticità, di uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità di tutti gli associati, ne favorisce la partecipazione sociale senza limiti relativi a condizioni economiche e senza discriminazioni di qualsiasi natura. (Art. 2 Statuto: Finalità)
I soci del 2020 – alla vigilia dell’assemblea annuale del 5 settembre, che quest’anno si tiene eccezionalmente dopo la chiusura del tesseramento – sono 261 (+5 sul 2019). E’ il numero più alto nella storia dell’associazione fondata nel 1988 in Varese con il nome di Ciclocittà, e che dallo scorso anno ha preso il nome di Fiab Varese – Ciclocittà per sottolineare i rapporti sempre più stretti con la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta alla quale – da sempre – siamo affiliati. Alcuni fondatori sono ancora soci attivi, ma sono tanti gli iscritti negli ultimi anni: 112 sono soci dal 2015 o prima ma 149 lo sono dal 2016 o dopo, di cui ben 47 si sono iscritti in questo anno 2020 in cui tutto (anche la nostra attività) è stato stravolto dalla presenza del virus Covid-19. Se anni fa eravamo un sodalizio fortemente concentrato sulle vicende della città di Varese, adesso una presenza molto vitale sono anche le sezioni di Saronno, Gallarate, Lago Maggiore (Ispra). Nel giugno 2019 abbiamo adottato il nuovo Statuto, obbligati dal Dlgs 117/2017 di riforma del Terzo Settore:
QUESTO il testo completo dello Statuto approvato dall’ Assemblea Straordinaria dell’ 8 giugno 2019.
Dicevamo che in tanti si sono avvicinati a Fiab Varese negli ultimi tempi: per gli stessi motivi per cui c’è stato il boom delle vendite di bici con negozi letteralmente svuotati ? Ragionevole pensarlo. Di certo il nostro impegno di attivisti si è negli anni riversato in tre tipi di azione: l’organizzazione di escursioni in bici, nel territorio vicino ma anche come cicloviaggi in altre regioni o all’estero; la rivendicazione (e la proposta) verso gli enti pubblici di misure urbanistiche a favore di chi usa la bici come mezzo di trasporto quotidiano; la promozione della bici presso le scuole per tutelare il diritto dei più piccoli all’autonomia e all’uso di questo mezzo così importante per loro. Lo abbiamo fatto con risultati spesso soddisfacenti, ma anche attraversando qualche frustrazione (in tanti, anche nelle istituzioni, pensano: “la bici è solo un gioco, non un mezzo di trasporto”) e con la costanza consentita dalla natura volontaristica della nostra associazione.
Gli ingredienti con i quali il nuovo OdA che sarà eletto nell’assemblea del 5 settembre dovrà costruire l’azione associativa dei prossimi anni sono i soliti di sempre: la passione civica, il divertimento di stare insieme, quello di conoscere luoghi storie persone, il desiderio di un mondo più pulito, l’amore per una tecnologia straordinaria (la bici … what else !?).
Sarà decisiva la vicinanza dei soci, con la loro voce e – quando possibile – con il loro impegno personale.
LS
NB: per l’Assemblea saremo ospiti per la prima volta dei Frati Cappuccini del Convento di Viale Borri 109 in Varese, che ci concedono una sala sufficientemente grande per il distanziamento interpersonale.
Nota: QUESTO è l’elenco dei nomi dei soci di Ciclocittà che hanno fatto parte del Direttivo dalla fondazione ad oggi.