Cicloturismo come scoperta lenta del territorio. Come alternativa sostenibile al turismo “mordi e fuggi”. Come tempo libero attivo, salutare ma anche piacevole per il corpo e lo spirito. Come volano di attività economiche diffuse, ristorazione, ospitalità alberghiera, servizi di supporto tecnico-meccanico e noleggio e tante altre.
Tutto questo riassunto in un appuntamento che FIAB Varese ha organizzato, insieme agli amici di FIAB Ciclobby Milano, su richiesta di una RAI questa volta positiva propositrice di una cultura televisiva intelligente.
Il 25 di ottobre un nutrito gruppo di soci provenienti da Varese, Milano e diverse altre località della Lombardia si sono ritrovati con la troupe televisiva per vivere e raccontare insieme una ciclo-escursione che combinava il meglio della nostra attività preferita: splendidi paesaggi, itinerari su piste ciclabili nel folto del bosco, curiosità naturali e attrattive artistiche e culturali – il tutto ad impatto ambientale zero.
Giunti a Porto Ceresio con il servizio treno+bici in una splendida giornata di sole autunnale, abbiamo per prima cosa percorso la strada a pelo d’acqua lungo il Lago di Lugano, che fa da confine tra Italia e Svizzera.
Un foliage dai mille colori si rifletteva sulla acque limpide mentre il drone RAI riprendeva la nostra marcia dall’alto, fino a Ponte Tresa. Qui il tracciato ciclo-pedonale è ricco di angoli suggestivi, dove le riprese dello scorcio sul lago sono stata l’occasione per raccontare al pubblico della futura trasmissione “Che magnifica impresa!” l’impegno di FIAB nella promozione dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto, nel tempo libero come negli spostamenti urbani.
Lasciato il lago, una greenway ricavata sul percorso di una delle tante tramvie del varesotto chiuse negli anni sessanta (con una scelta assai discutibile… ma che ci dà una mano questa volta!) ci porta in ValGanna, sempre su bellissima ciclabile incastonata come un filo d’oro tra radure quasi fiabesche. Qui visitiamo prima l’Orrido di Cunardo, maestosa grotta scavata in migliaia di anni dal torrente Margorabbia, e poi la cascata Fermona, creata dallo stesso corso d’acqua pochi chilometri più a valle.
Ultima tappa sarà la villa della Porta-Bozzolo del FAI a Casalzuigno, con i suoi giardini dalla mirabile architettura, dove l’addetto alle riprese RAI impiega un bel po’ di tempo per scegliere l’inquadratura più adatta tra le moltissime alternative, con cui farci raccontare i vantaggi ambientali, sociali ed economici del turismo in bicicletta. Poi, volata finale al tramonto verso Laveno sul lago Maggiore, per un’ultima ripresa dei ciclisti sul molo, davanti alle acque a scrutare l’orizzonte tra gli ultimi bagliori del sole calante…
Per la messa in onda del servizio bisognerà aspettare fino al 2 Dicembre alle 22 su RAI STORIA… ma si sa… pedalando il tempo vola!
Alessandra L.
