Varese, via XXV Aprile

Perché via XXV aprile è una delle strade migliori di Varese.

La via XXV Aprile è una strada urbana di lunghezza poco superiore al mezzo chilometro ed è l’asse viario principale in zona molto frequentata per la presenza di varie scuole superiori e anche delle sedi di Questura, Prefettura, Provincia, con presenza di esercizi commerciali e Ufficio Postale.

E’ stata la prima via della città ad essere dotata di una pista ciclabile ricavata su spazi dedicati precedentemente alla sosta delle auto e delimitata da cordolo in cemento.

Nonostante siano passati quasi 7 anni dalla sua realizzazione, è ancor oggi motivo di scandalo agli occhi di chi ritiene di interpretare il “senso comune” dei cittadini, perchè appare pochissimo usata dai ciclisti e quindi uno spazio sottratto all’unico uso utile e razionale: quello di spazio per parcheggiare l’auto.

Noi abbiamo un’opinione totalmente diversa, che siamo in grado di motivare come segue.

I ciclisti (ma sarebbe meglio dire: le persone in bicicletta) che la usano con frequenza non sono granché aumentati in questi anni.

La ragione sostanziale è perchè la città di Varese ha fatto scarsi progressi – e cambiamenti necessari – per incoraggiare gli spostamenti in bici.

Non basta una sola via sicura per rendere sicuro lo spostamento quotidiano di un cittadino medio necessario per i propri adempimenti quotidiani .

Ma mettiamo da parte questo argomento, meritevole di approfondimento ma complesso, e diciamo qui che se anche non ci fosse affatto un’ utenza di persone in bici, questa pista ciclabile è comunque un’ottima struttura, per tutti gli utenti della strada.

Per chi guida l’auto: l’assenza di parcheggi laterali – e quindi delle relative manovre di uscita ed entrata – permette una maggiore fluidità della percorrenza.

Per chi usa il trasporto pubblico: la maggiore scorrevolezza vale anche per gli autobus e in più le persone in salita o discesa alle fermate non devono districarsi tra le auto in sosta.

Per chi cammina: nei giorni feriali all’uscita e all’entrata delle lezioni scolastiche la pista ciclabile funziona, di fatto, come marciapiede supplementare a quello esistente, che non è stretto ma nemmeno sufficiente a contenere i numerosi studenti che transitano.

L’assenza di auto in sosta migliora la visibilità e quindi la sicurezza di tutti, soprattutto se è rispettato il limite di 30 kmh vigente.

La presenza di parcheggi attrezzati su multipiano, in particolare quello di via Trentini che ha 270 stalli (di cui 59 a sosta gratuita con disco orario di due ore max) risulta sufficiente per chi deve recarsi negli uffici pubblici o esercizi commerciali della zona.

La pista ciclabile di via XXV aprile in sintesi – progettata durante il secondo mandato della giunta Fontana e realizzata durante il primo mandato della giunta Galimberti – dovrebbe essere motivo di orgoglio per la città. Senza per questo voler ignorare i difetti e i miglioramenti possibili dell’intero percorso ciclabile Stazioni – Capolago.

Se la percezione della buona qualità urbana di questa via non è (probabilmente)  maggioritaria tra i varesini forse non è tanto per motivi oggettivi, quanto per una sorta di affezione ad idee superate (tecnicamente)  e stantie (culturalmente) come “Varese non è città adatta per andare in bici” oppure “senza parcheggio auto gratis la città deperisce”.

LS