SUL CANTIERE DELLA NUOVA CICLABILE

Circa 20 tra soci di Fiab Varese e ciclisti urbani simpatizzanti hanno percorso nel pomeriggio di martedì 18 settembre l’itinerario tra la stazione FFSS e Casbeno, fermandosi a commentare lo stato dei lavori della nuova ciclabile.

Due brevi premesse.

La prima: essendo ancora in corso i lavori è prematuro il giudizio su alcune soluzioni tecniche.  Riteniamo tuttavia che molte critiche negative, in certi casi derisorie, in particolare sulla nuova ciclabile di via 25 aprile, siano ingiuste e nascondano la convinzione errata che solo il trasporto motorizzato sia funzionale alla vita della città e al benessere dei suoi abitanti.

La seconda: in città nessuna infrastruttura viaria di per sé sola garantisce sicurezza, ma molto dipende dalla correttezza degli utenti, di tutti i tipi, che sono chiamati a condividere lo stesso limitato spazio avendo esigenze diverse. L’individuazione di tutto l’itinerario come zona 30, ci auguriamo rafforzi anche normativamente un adeguato comportamento sulla strada.

Entrando nel merito del percorso ciclabile possiamo evidenziare alcune particolarità.

– La segnaletica di direzione a partire dalle stazioni dovrà rendere esplicito l’itinerario predisposto per le biciclette per raggiungere non solo la ciclabile del lago (itinerario cicloturistico), ma anche le destinazioni urbane intermedie di particolare interesse (centro storico, Municipio, Provincia, Prefettura, staz. Casbeno). A tal fine anche l’installazione di qualche pannello informativo potrebbe essere utile ai visitatori da fuori città.

– Il progetto di sistemazione della zona stazioni dovrebbe portare finalmente più sicurezza e facilità di transito per pedoni e ciclisti: ma nell’immediato si potrà avere beneficio da qualche attraversamento dedicato all’utenza ciclistica anche utilizzando qualche tratto di marciapiede opportunamente risagomato e liberato da ingombri (es. il tratto da stazione nord a edicola sul cavalcaferrovia).

–  Nel tratto da via Morosini a Via Sacco, al netto della segnaletica direzionale che verrà, riteniamo utile il pittogramma sulle corsie bus, trattandosi di corsia riservata.
La sperimentazione dei corridoi ciclabili ci sembra valida per esplicitare all’utenza motorizzata l’esigenza di rispettare e favorire le biciclette mantenendo una adeguata distanza di sicurezza nel sorpasso e, compatibilmente con l’ingombro dei veicoli, consentendo l’affiancamento delle bici nelle soste in colonna.

Utile, forse più come messaggio all’utenza anche la casella di arresto/precedenza avanzata in corrispondenza delle rotatorie.

Qualche valutazione andrà fatta alla prova dei fatti sulla funzionalità dell’approccio alla rotatoria per imboccare via 25 aprile può rappresentare una criticità (lo stesso vale per Piazzale Libertà e – in parte – per P.za Monte Grappa) per possibili incomprensioni tra automobilisti e ciclisti sulle rispettive traiettorie.

– Via 25 aprile ci pare priva di problematiche importanti: verso Casbeno c’è una traccia colorata da condividere con le auto per motivi di spazio, verso il centro la corsia protetta è funzionale e richiede al ciclista una attenzione dovuta verso i pedoni in attesa (o in salita/discesa dal mezzo pubblico) alle due fermate del bus.

L’eliminazione dei posti auto rende la via più scorrevole e migliora la sicurezza anche dei pedoni data la migliore visibilità: attenzione però, perchè ciò vale se l’automobilista rispetta il limite dei 30 km orari e rinuncia a manovre vietate. Trattandosi di zona frequentata da tanti ragazzi si spera che tali regole basiche siano accettate e praticate senza necessità di particolari misure repressive.

Si può arrivare a dire che il nuovo assetto migliorerà la viabilità a prescindere dal numero dei ciclisti che passeranno, anche se noi siamo pronti a scommettere che aumenteranno certamente, soprattutto se le Scuole faranno politiche di Mobility Management.

– Infine le zona di Casbeno, con le vie Montebello, Daverio, Meucci, Milazzo, Micca, per poi scendere verso Capolago per strade rurali. Qui è ancora più cruciale il fattore velocità moderata delle auto per condividere in sicurezza spazi oggettivamente stretti e non pensati certo per il traffico automobilistico. Pensiamo anche che Casbeno abbia tutto da guadagnare se riuscirà ad acquisire fama di quartiere dove è piacevole camminare e pedalare, dove si può andare a fare acquisti o frequentare locali anche in bici perché i ciclisti sono “welcome”.

In conclusione (provvisoria e in attesa del fine lavori): il cambiamento viabilistico in corso è una opportunità di miglioramento, visibile però solo a chi è capace di rinunciare a posizione preconcette.