Comerio – Venezia, seguendo l’AIDA

Il nostro socio Alessandro, di Comerio, ha realizzato un viaggio a tappe lungo un tratto di  Ciclovia AIDA  insieme al figlio Lorenzo di 12 anni per raggiungere Venezia,  e ci ha inviato il seguente resoconto. Un’esperienza di cicloturismo che è riuscita a coinvolgere anche moglie e figlia, pur senza bici, e che è solo una “tappa” verso ulteriori futuri viaggi su due ruote.

“Abbiamo percorso una parte della ciclovia A.I.D.A. Sono partito poco “informato”, ma allo stesso tempo sicuro del tragitto visto le ottime parole spese proprio da voi della FIAB su questo percorso: “Aida è una musica, un sogno, un movimento che accompagna per 900 km dal Moncenisio a Trieste”. E in effetti una volta in sella, le bellezze artistiche e naturali visitate non sono assolutamente mancate, fino all’arrivo a Venezia, tripudio di storia e arte.

Abbiamo suddiviso il percorso in modo da percorrere mediamente 100 Km al giorno e cercando di far ricadere ogni meta del giorno in una città importante.
Da Varese, distante pochi chilometri da Comerio dove abitiamo, abbiamo tracciato una riga verticale verso il basso per incrociare il percorso ufficiale dell’A.I.D.A., pressoché nella zona del parco del Ticino. Una volta congiunti al percorso, abbiamo seguito la segnaletica: ci sono adesivi A.I.D.A. disposti sui cartelli stradali, ben visibili e con tanto di indicazione della direzione da prendere, molto utili da seguire per chi è sprovvisto di tracciato GPX o anche solo per essere sicuri di percorrere il tratto di strada corretto.
Abbiamo constatato che l’A.I.D.A. di per sé prevede il passaggio per moltissime località importanti, e il tracciato, se seguito al dettaglio, permette di vedere i punti di interesse principali di ogni città.
Le strade affrontate sono generalmente piste ciclabili esistenti o strade secondarie a basso traffico, spesso strade bianche lungo fiumi o canali (Villoresi, Martesana, Adda, etc…) o fra campi di granturco, viti e girasoli. Nel complesso ho riscontrato totale sicurezza perchè il tracciato predilige magari il percorso più lungo ma allo stesso tempo più sicuro.Il percorso è stato pressoché pianeggiante, alcuni tratti in leggera pendenza ma complessivamente un percorso facile, lungo ma facile.

Alcune settimane prima della partenza con mio figlio abbiamo percorso le ciclabili dei laghi di Varese e Comabbio e quella da Cuveglio a Luino, per “macinare” un po’ di chilometri. Qualche weekend di gite locali sono stati sufficienti per affrontare il viaggio senza troppi sforzi… anche se durante i cinque giorni è stato il caldo ad accompagnarci, cosa non sempre percepita da chi vive a Varese dove le temperature in genere sono sempre più fresche rispetto a chi vive in grandi città (Milano, Brescia, Verona…).

L’intero viaggio è stato complessivamente di circa 485 Km e per gli amanti dei numeri riporto  il dislivello di ogni tappa:

– Tappa 1: da Comerio a Milano: 109 Km, 292m dislivello,     (Adri e Rita, grazie ancora per l’ospitalità!!!)

– Tappa 2: da Milano a Brescia: 127 Km,  277m dislivello
– Tappa 3: da Brescia a Verona:  83 Km,  448m dislivello
– Tappa 4: da Verona a Padova: 115 Km,  354m dislivello
– Tappa 5: da Padova a Venezia: 51 Km,    72m dislivello.


Il quinto giorno in mattinata ci ha raggiunto in treno il resto della famiglia, per rimanere altri due giorni e visitare con calma Venezia (rigorosamente a piedi, non è consentito l’uso della bicicletta, nemmeno condotta a mano). Poi rientro da Venezia a Varese in treno: comodo, ecologico, economico.Anche questa volta abbiamo scelto di pernottare in strutture B&B e non optare per il campeggio, visto anche il tragitto relativamente breve (5 giorni) e anche per i trascorsi positivi (l’anno scorso giro delle Langhe in MTB e in precedenza la via Francisca). Anche se per il prossimo tour ci stiamo organizzando con tenda e sacco a pelo, per trasformare il viaggio in un “Vero Viaggio e per essere meno vincolati ai posti in cui soffermarsi.Concludo con un bravissimo a mio figlio che nonostante i soli 12 anni è riuscito ad arrivare a Venezia senza troppa fatica. “Bravo Lore, sei pronto per la prossima sfida, Roma!”. E un ulteriore grazie a mia moglie che come ogni anno cura le prenotazioni a mio nome dei B&B per il pernottamento e la colazione: grazie!

Allego alcune immagini del viaggio ma lascio a voi cicloviaggiatori la curiosità di scoprire le bellezze che l’Italia offre .

Alessandro Moia, Comerio (VA)