Bici & Sosta a Varese

Non c’è partita: in tema di parcheggio in città Bici batte (alla grande) Automobile. Questo è uno dei motivi per cui sceglierla, lasciando in garage le quattro ruote.

Ma questa considerazione deve essere, purtroppo, rivista e corretta.
In realtà, come sa bene il ciclista urbano che si reca a lavoro, a fare la spesa, a svolgere ogni tipo di impegno e commissione, la fase del parcheggio è quella più problematica del suo utilizzo.   Arrivi dove devi e hai da trovare un supporto adatto per legare il telaio.  Se trovi la classica “rastrelliera”, dove si infilano solo le ruote e si rischia di rovinare i raggi, è l’ultimo posto dove vuoi parcheggiarla.
Allora ti guardi intorno: cerchi un palo di metallo, una ringhiera, una rete metallica, un corrimano, un alberello, qualcosa che:
1.  impedisca il furto (una buona catena la porti tu)
2. eviti accidentali danni alla vernice del telaio e agli (eventuali) dischi dei freni
3. sia vicino all’edificio dove devi andare
4. non sia di ostacolo a pedoni, auto, altri utenti della strada.
La fantasia e la fortuna occasionale di solito vengono in soccorso al ciclista urbano, ma solo perchè è un soggetto “raro”.  Chi scrive, recandosi agli incontri per genitori presso la scuola del figlio,  trovava il posto adatto nel supporto in ferro del mezzobusto dell’eroe di guerra che dà il nome alla scuola:   ma era un posto unico, in tutti i sensi !
Perciò è  (sarebbe) richiesto un impegno, minimo ma pur sempre impegno, da parte di chi progetta e di chi gestisce gli spazi esterni degli edifici, soprattutto quelli pubblici , per offrire a chi si sposta in bici il livello minimo descritto dai 4 punti sopra elencati.  Almeno se si vuole che il ciclista urbano si senta “welcome”,  incoraggiato, e non un animale raro.
Vero è che spesso il ciclista è oggetto di antipatia e considerato un fastidio dagli altri utenti della strada:  ma ci sono ottime ed evidenti ragioni per desiderare una sua maggiore presenza nell’ecosistema cittadino.  Meglio promuovere una logica del tipo:  “offro rispetto e chiedo rispetto”  piuttosto che accettare una dinamica:   “ti dimostro che tu (automobilista/ciclista) sei colpevole e io invece (ciclista/automobilista) sono vittima“.
Ora, se osserviamo con attenzione  la città di Varese vediamo quanto spazio di miglioramento sul tema della sosta ci sia: pensiamo alle scuole, ai luoghi di cura, ai luoghi del commercio, e a quanti di essi sono ancora privi di parcheggi per bici di qualità minima.
Sono stati un’ottimo acquisto da parte dell’ Amministrazione Comunale i parcheggi modello Verona che si vedono in zona centro e semicentro, ma sono inferiori alle necessità, e alcuni non rispettano il criterio 3,  forse per centrare in pieno il criterio 4.
Un esempio è il parcheggio da 16 posti in via XXV aprile, angolo via Bertolone:  di fatto i posti bici sono equidistanti dalle scuole della zona quando evidentemente dovrebbero essere collocati vicino all’ingresso, in subordine solo ai parcheggi auto riservati alle categorie protette !
Parlando di scuole, ad esempio, è ragionevole dimensionare l’offerta di parcheggi bici all’utenza stimata, che di solito è circa 1-3% della popolazione scolastica. Ma se, come noi crediamo, a  Varese l’E-Bike lentamente (molto lentamente in mancanza di politiche di comunicazione e promozione) sarà considerata un sostituto vantaggioso di auto e moto (“no fatica“, “no sudore“, “no costi accessori“, “no rinuncia a  trasporto pesi“)  e quindi destinata ad una forte crescita numerica, a quel punto l’assenza di parcheggi di buona qualità sarà un fattore di strozzamento di tale crescita.
Leonardo Savelli
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16 ottimi posti bici usati quasi per nulla: via XXV aprile a fianco della ciclabile, ma lontano dagli ingressi delle scuole.
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Classica rastrelliera: vicino ad ingresso di scuola e al coperto, ma non si può legare il telaio.
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Bici legata al paletto: sullo sfondo l’ingresso del Liceo Classico.
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Le velostazioni di Via Milano e di Casbeno: buona possibilità per i pendolari per parcheggiare le bici e prendere il treno.
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Parcheggio non presente a Varese, ma interessante per il poco spazio occupato e la possibilità di legare il telaio.