BAMBINI E BICI

Bambini e i ragazzi hanno subito per oltre due mesi il confinamento (o lockdown), e lo hanno fatto generalmente con disciplina.
Le scuole purtroppo sono ancora chiuse, ma da qualche giorno è bello rivederli in giro, da soli o in piccoli gruppi i ragazzi, con la famiglia i bambini;  tornati ad animare le piazze, le ciclabili, i parchi, i lungolago del nostro bel territorio.

E’ vero che noi adulti – genitori, insegnanti, educatori delle società sportive – abbiamo cercato di fare del nostro meglio per rendere loro sopportabile il confinamento.
Ma siamo ancora in debito:  di dare loro libertà e possibilità di gioco ed incontro, ora che si può tornare all’aperto con la dovuta prudenza.
Dobbiamo fare di più, ora e in prospettiva: a settembre riapriranno le scuole.
La bici è un ottimo strumento  per l’attività motoria e la socializzazione con distanza interpersonale, ora che gli sport di squadra sono purtroppo ancora fermi e assenti le ore di motoria a scuola, poche da sempre ma da sempre importanti e, almeno da alcuni studenti, anche molto desiderate.
In una progressione basata sull’età e sulla capacità i ragazzi devono poter esplorare liberamente il territorio urbano ed extra.

I guadagni per loro saranno: fiducia in se stessi, acquisizione di autonomia e responsabilità personale, quella responsabilità da utilizzare al posto della paura di essere beccati  dalle Forze dell’Ordine a fare qualcosa che qualche DPCM o qualche ordinanza vieta e sanziona.

A ciascuno il suo ruolo: ai Genitori spetta comprare la bici, magari nel negozio di quartiere che ti può garantire la manutenzione  che invece non può fare il supermercato; e spetta anche dare buoni consigli.
Agli Amministratori responsabili della viabilità spetta di rendere sicure le strade e meno assediate dalle auto,  ridurre la velocità dei veicoli a motore: parliamo di zone 30 (o anche meno) prima ancora che di ciclabili !
Alla Scuola, a settembre, dovrebbe spettare il compito di valorizzare l’attività motoria e i percorsi casa-scuola a piedi e in bici; e anche il compito di insegnare a tutti, ma proprio tutti,  la capacità di guidare una bici, abilità motoria di base che a qualcuno meno fortunato talvolta è preclusa.
Come Fiab Varese Ciclocittà abbiamo per anni organizzato Bimbimbici e la Pedalata delle Scuole Medie di Varese e abbiamo una idea di massima di come è e di come dovrebbe essere il rapporto bambini-bicicletta-città.

Da alcuni economisti si sente ripetere il mantra “non sprechiamo questa crisi, cogliamo l’occasione per innovare”.
Prendiamo in prestito questa esortazione per dire: “non  sprechiamo questa crisi, acceleriamo il cambiamento in meglio delle nostre città in modo condividere lo spazio pubblico tra soggetti diversi restituendo la dovuta priorità ai più giovani”.
Leonardo Savelli
18.05.20