CICLOPEDIA, per veri curiosi di ciclismo

Ciclopedia – guida infografica al ciclismo (*) è un recente libro che utilizza la tecnica dell’infografica per spiegare curiosità e fatti del ciclismo su strada e su pista. Ottimo per chi è interessato a questo sport anche senza esserne un patito. Ad ogni giro di pagina si trova un capitolo nuovo, si può saltare qua e là in un modo che solo un libro di carta può consentire, colori e grafici rendono attraenti gli argomenti e i fatti storici, scientifici e di costume sono al tipo stesso densi e sinteticamente rappresentati.CICLOPEDIA SALITE - 1

Così, senza fatica apparente, dopo la lettura di queste pagine ci restano in mente date e numeri importanti, come ad esempio: il casco fu reso obbligatorio nelle gare solo nel 2003, la prima 6 giorni in pista fu nel 1878 a Londra (per vincere una scommessa), la potenza di un professionista alla massima velocità è di 2000/2500 watt (un uomo in salute faticherebbe a produrne 800) e il suo grasso corporeo durante una gara a tappe è del 5/6% , solo dal 1965 il doping è illegale.  Si dà l’onore delle armi anche a personaggi non vincenti: Raymond Poulidor, definito l’eterno secondo al Tour de France perché collezionò 3 secondi posti e 5 terzi posti  tra il 1962 ed il 1976, il quale se ne fece una ragione così dicendo: “Non mi sono mai svegliato la mattina con l’idea di vincere. Quello che mi stava succedendo era già abbastanza meraviglioso”.

Si descrive il camion del Team Sky, una meraviglia della tecnologia, e tutte le divise di Mario Cipollini, un grande atleta con una forte vena artistica ed istrionica.

Non può mancare Fausto Coppi, che si arrangiava come barbiere quando fini in un campo di prigionia inglese in Africa e poi irritò con il suo divorzio nientedimeno che Papa Pio XII, tanto da negare la benedizione al giro d’Italia di quell’anno.CICLOPEDIA STRADA - 1

Anche per le cicliste c’è il giusto spazio, nella sezione “Icone”, per le più vincenti, con un ricordo di Alfonsina Strada detta “il diavolo in gonnella” partecipante al giro del 1924, e con la citazione di Nicole Cooke, inglese classe 1983, che al momento del ritiro nel 2013 pronunciò un discorso contro i pezzi grossi del ciclismo e i loro pregiudizi sul ciclismo femminile e contro il sistema del doping.  E nel volume questo argomento, il doping,  è tutt’altro che sottaciuto ed ha più di un capitolo dedicato: c’è l’elenco di tutti i partecipanti al Tour scoperti dai controlli , una cronologia degli spergiuri e delle ammissioni di Lance Armostrong, una galleria delle scuse più strambe di ciclisti, o familiari, beccati con medicinali proibiti. Se ne deduce che il doping è una malattia di questo sport, che lo danneggia ma non intacca il fascino di atleti, storie e ed eventi che appassionano  tante persone a bordo strada o davanti alla TV. Tra tante citazioni mi piace riportare questa dal capitolo “dolore e fatica”,  di Sean Kelly, campione irlandese: “Controllo il meteo, mi vesto, esco e faccio la mia corsa, poi quando torno decido se era troppo bagnato o meno“.

L.Sav.

 

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(*) CICLOPEDIA – GUIDA INFOGRAFICA AL CICLISMO di Robert Dineen, Il Castello, euro 18,00, 2017.